Il “nuovo” Parlascio – Un percorso storico-museale nascerà nel Bastione.
Un percorso storico-museale nascerà nel “nuovo” Bastione del Parlascio. Approvato il progetto di recupero dell’antica struttura. Maxi investimento per farne una vera e propria attrazione.
L’inaugurazione del cantiere è prevista entro la fine dell’anno.
PISA. Sarà il passato della città il futuro del Bastione del Parlascio. Raccontato e rivissuto attraverso le tecnologie più all’avanguardia e con un percorso storico-museale che, con immagini ricostruzioni multimediali, accompagnerà turisti e visitatori sul camminamento delle Muraurbane. E stato approvato il progetto esecutivo per il recupero dell’antica struttura militare, un tempo parte del sistema difensivo della città, che sorge in prossimità dell’area archeologica dei Bagni di Nerone. Quasi 1,2 milioni di euro per restituire alla struttura il suo antico fascino, farne una nuova
attrazione storico-museale e un nuovo punto di salita e di accesso al camminamento delle Mura urbane. Un investimento, derivante in gran parte da un contributo di 900mila euro concesso dalla Fondazione Pisa (il restante, 300mila euro, è stato stanziato dal Comune), che, dopo i saggi, gli studi scientifici e gli approfondimenti architettonici sul complesso condotti dall’Università di Pisa e
dall’Università di Firenze, inizierà a concretizzarsi nelle prossime settimane con la pubblicazione della gara per l’affidamento dei lavori e l’inaugurazione, prevista tra la fine dell’anno e l’inizio
del 2022, del cantiere. Il cronoprogramma prevede circa trecento giorni di lavori per portare a termine il progetto di restauro dell’antica struttura, che si sviluppa su due piani (terra eprimo piano), acquisita otto anni fa dall’amministrazione comunale da un privato, che ne deteneva la proprietà, con una permuta di immobili del valore di poco più di un milionedi euro. Il piano di recupero, che
si inserisce nell’ambito del progetto complessivo di restauro delle Mura, prevede interventi sull’intera struttura che occupa una superficie coperta di 874 metri quadrati con il pianoterra caratterizzato da coperture realizzate con volte a botte in mattoni. Al piano terra saranno realizzati l’ingresso e un punto di accoglienza, un’area dedicata ad esposizioni e ad attività culturali, servizi igienici e un punto di salita per accedere al primo piano, dove invece saranno ricavate delle terrazze panoramiche e il punto di accesso al camminamento delle Mura urbane. Il progetto prevede anche la riqualificazione dell’area a verde esterna e la realizzazione di un portone in legno da posizionare sull’antica porta medievale del Parlascio. Sarà inoltre ricavato un percorso pedonale pubblico che, nelle ore diurne, permetterà l’attraversamento del Bastione da largo Parlascio a via del Brennero. La riqualificazione permetterà di allestire all’interno del Bastione un
complesso museale dotato di punti informativi e aree per mostre ed eventi culturali ed ospiterà, almeno secondo le intenzioni dell’amministrazione, il museo digitale della storia di Pisa. L’obiettivo del Comune è di terminare i lavori e inaugurare il riqualificato Bastione del Parlascio nel 2023. «E una grande soddisfazione dare avvio alle operazioni che porteranno al restauro e alla riqualificazione di un importante angolo della città rimasto completamente abbandonato —sottolinea l’assessore comunale ai lavori pubblici Raffaele Latrofa —. Ci fa inoltre piacere collaborare e lavorare fianco a fianco con la Fondazione Pisa, che ha concesso un importante contributo per questo progetto che dimostra anche l’attenzione che l’amministrazione comunale pone su tutti gli aspetti e gli ambiti dei lavori pubblici, dalle scuole alle grandi opere, dalle manutenzioni al recupero del patrimonio culturale, storico e architettonico della città».
LA STORIA
Da struttura difensiva a ghiacciaia, fino a diventare autofficina
PISA. Da struttura difensiva a ghiacciaia. Da rifugio antiaereo ad autofficina fino a diventare un edificio privato che, nonostante il particolare pregio architettonico e storico, è rimasto per decenni
nel degrado. Il Bastione del Parlascio venne eretto nella prima metà del 1500 per rinforzare le difese ad una delle due “porte di rappresentanza”, quella del Parlascio (l’altra era la Porta del Leone in piazza dei Miracoli), della città. Rappresentava uno dei primi esempi di bastione all’italiana, una sorta di sperimentazione delle fortificazioni militari e dei nuovi sistema di difesa. Alla fine del XVI secolo la dismissione della funzione militare portò a un progressivo stravolgimento della struttura e ad una riconversione del complesso in ghiacciaia. Funzione che il Bastione mantenne fino al 1900. Durante il secondo conflitto mondiale, venne riscoperto il carattere militare del complesso, le cui strutture furono utilizzate come rifugio antiaereo. Nel dopoguerra il Bastione venne diviso in tre proprietà diverse e venduto a privati nei primi anni Sessanta. Successivamente, al suo interno, venne allestita un’autofficina, rimasta attiva fino ai primi anni Ottanta. Nel 1989, la struttura è stata dichiarata di “interesse particolarmente importante” dal ministero dei Beni Culturali.